giardino dei tarocchi

La Bella Italia in 31 tappe: le più belle e meno conosciute

La Bella Italia da scoprire in 31 tappe. Siamo sicuri? Beh, io ci provo. Sì, perché una vita intera non basterebbe per vedere tutte le meraviglie del Belpaese. Non è pensabile trovare una risposta alla domanda su cosa vedere in Italia. C’è un immenso patrimonio che vale la pena di essere scoperto. Ogni regione cela luoghi di incanto e bellezza.

Accanto alle più famose città, ci sono borghi e paesi sospesi nel tempo, boschi e laghi, natura incontaminata, castelli incantati, chiese e gioielli d’arte. E, poi, ci sono i tesori gelosamente custoditi, quelli meno conosciuti e sottovalutati che valgono assolutamente una sosta e che, in questo diario di viaggio, vi suggerisco. Posti più belli e meno conosciuti, i luoghi più romantici e i posti perfetti per un viaggio con i bambini, che vale la pena visitare in Italia e che meritano una sosta a nord, al centro e a sud. 

La Bella Italia in 31 tappe

  • Vallone dei Mulini
  • Bussana Vecchia
  • Castello di Sammezzano 
  • Necropoli Etrusche di Tarquinia
  • Parco dei Mostri di Bomarzo
  • Sant’Agata de’ Goti
  • Curon Venosta
  • Civita di Bagnoregio 
  • Laghetti di Marinello 
  • La Scarzuola
  • Chiesa incompiuta di Venosa
  • Eremo di Vincent
  • Montagna spaccata di Gaeta
  • Giardino dei Tarocchi 
  • San Gimignano 
  • Assisi
  • Canale di Tenno 
  • Mauseoleo di Galla Placidia
  • Roscigno Vecchia
  • Spello
  • Lago di Tovel 
  • Marzamemi 
  • Polignano a Mare
  • Val d’Orcia
  • Craco 
  • Lago di Braies 
  • Tellaro
  • Chianalea di Scilla
  • Pizzo Calabro
  • Tropea
  • La Baia di Sorgeto

Le più belle e sconosciute

Vallone dei Mulini

Il Vallone dei Mulini si è originato circa trentacinquemila anni fa e, oggi, è quel che resta di uno dei 5 valloni intorno a Sorrento. Venne chiuso a causa della costruzione di Piazza Tasso che isolò completamente gli accessi al sito, rendendo il clima talmente umido da facilitare la crescita di piante molto particolari. In questa valle della penisola Sorrentina la natura si è impadronita di un vecchio luogo abbandonato. Deve il suo nome alla presenza di un mulino utilizzato per la macinazione del grano. 

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Bussana Vecchia

Su una sinuosa collina alle spalle di Sanremo c’è un suggestivo piccolo borgo, quello di Bussana Vecchia, dove l’arte si respira in ogni angolo. Distrutta da un violento terremoto alla fine dell’Ottocento, questa località si è svuotata poco a poco per poi rinascere negli anni Cinquanta grazie ad un gruppo di artisti, filosofi e artigiani da tutto il mondo, che hanno ristrutturato le antiche case sorte intorno al castello, trasformandole nelle loro nuove residenze e in studi artistici. Così il borgo, tra laboratori a cielo aperto, osterie e negozi colorati, ha ripreso vita e ancora oggi i viaggiatori ne subiscono il grande fascino.

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Castello di Sammezzano

La villa-castello di Sammezzano si trova a Leccio, frazione del Comune di Reggello, a circa 30 chilometri da Firenze. Si erge su una collina proprio sopra il paese ed è circondata da un grande parco storico di 187 ettari. Fino alla metà dell’800 ebbe l’aspetto di una classica villa toscana. Da quella data, il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, con un lavoro durato oltre 40 anni, diede al castello la veste attuale. Il Castello, oggi, è semi abbandonato.

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Necropoli Etrusche di Tarquinia  

A Tarquinia, nel Lazio settentrionale, ci sono oltre 6 mila tombe scavate nella roccia ed affrescate. Gli affreschi all’interno delle tombe – vere e proprie riproduzioni di case etrusche – riproducono in maniera fedele la vita quotidiana di questa cultura scomparsa. I tumuli stessi riproducono tipologie di edifici che non esistono più in nessun altra forma. La necropoli dei Monterozzi di Tarquinia è famosa per le sue tombe dipinte, ricavate nella roccia e accessibili da corridoi inclinati o gradini, è stata inserita nel 2004 nel World Heritage List 2004, insieme a quella di Cerveteri.

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La maggior parte di esse è stata costruita per una sola coppia e costituisce una camera sepolcrale. Le prime tombe dipinte sono del VII secolo, ma solo dal VI secolo esse sono state completamente affrescate. Testimonianza unica ed eccezionale dell’antica civiltà etrusca, la sola civiltà urbana dell’epoca pre-romana in Italia, che ci ha lasciato ci ha lasciato un ricchissimo tesoro di arte, storia e cultura.

Parco dei Mostri di Bomarzo

Un posto unico dove i miti e la mitologia, i mostri ed i personaggi della letteratura diventano creature di pietra e ricoperte da muschio. Il Parco dei Mostri di Bomarzo si trova poco distante da Viterbo. Anche noto con il nome Sacro Bosco di Bomarzo, fu ideato, nel 1500, dall’architetto Pirro Ligorio (completò San Pietro dopo la morte di Michelangelo) su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino, allo scopo di “sol per sfogare il core” rotto (?) per la prematura morte della moglie Giulia Farnese …

Sant’Agata de’ Goti

In provincia di Benevento, nelle antiche terre del Sannio, sorge uno dei borghi più belli della Campania: Sant’Agata de’ Goti. A circa 159 metri sul livello del mare, Sant’Agata de’ Goti è definita la “perla del Sannio”: un borgo millenario che conserva arte, cultura e tradizione. La terra delle mele annurche, del vino pregiato e dei tartufi neri. Da scoprire nei suoi vicoli, tra le sue case, ma soprattutto nelle sue chiese, che qui sono davvero tante e, una dopo l’altra, ci guidano passo dopo passo alla scoperta del paese. Il paese medievale, nella valle Caudina, alle falde del Monte Taburno e al confine con la provincia di Caserta, è uno scrigno appoggiato su un rilievo di basalto, con il quale si confonde.

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Curon Venosta

Quello che spunta dal Lago di Resia, è il campanile della chiesa dell’antico villaggio di Curon, che emerge dalle acque, ed è diventato uno dei simboli dell’alta Val Venosta, in Alto Adige. D’estate, la regione è meta ambita per i ciclisti: qui passa, infatti, la Via Claudia Augusta, uno dei percorsi ciclistici più famosi d’Europa, che prosegue poi in direzione Merano. Chi vuole andare più in alto, avrà due importanti centri escursionistici a disposizione: al confine con la Svizzera, dalla parte della val di Roia, e nella Vallelunga, al confine con l’Austria, ai piedi del ghiacciaio Palla Bianca. Il paese di Curon è oggi sommerso e si trova sotto il lago artificiale di Resia.

Civita di Bagnoregio

È soprannominata la città che muore perché, costruita sul tufo e con il tufo, i suoi contorni sono destinati all’erosione perpetua. Al paese, dove oggi abitano solo 15 persone, si accede esclusivamente attraverso un ponte pedonale. E’ una delle esperienze più entusiasmanti che è possibile fare nel territorio della Tuscia. La bellezza della sua Civita rende questo piccolo comune del Viterbese una meta ambita dal turismo nazionale e internazionale. Ogni anno più di 700mila persone da tutto il mondo arrivano qui per vedere da vicino una bellezza antica. Civita è sempre più un luogo gettonatissimo dagli innamorati, che insieme passeggiano sul ponte e arrivano nel borgo per scambiarsi promesse d’amore eterno.

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Laghi di Marinello

Istituita nel 1998 ed estesa su 400 ettari, la riserva naturale dei laghetti di Marinello si trova in provincia di Messina, sotto il promontorio del santuario di Tindari. Insieme ai laghi di Ganzirri (anch’essi in provincia di Messina), costituisce uno dei pochi sopravvissuti esempi di ambiente salmastro costiero nella Sicilia di nord-est. È un’area lagunare, questa, il cui territorio è sottoposto a variazioni morfologiche che, modificando la costa, hanno creato laghetti salmastri incredibili da vedere. A Tindari esiste una spiaggia bianca e dorata percorsa da laghi di acqua salata che cambiano forma con il vento.

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I laghi di Marinello si estendono al di sotto del santuario di Tindari, a picco sul mare. La loro presenza è legata ad una leggenda che ha che fare con il santuario. Una devota che aveva perso il figlio in mare fu ascoltata dalla Madonna di Tindari che lo riportò a riva sano facendo ritirare il mare. I laghetti rimangono a testimonianza di quel fenomeno. 

La Scarzuola

Nascosta tra le colline dell’Umbria, esiste un luogo conosciuto come La Scarzuola: un luogo magico esoterico nel quale ci si immerge, quasi per caso, e da cui si esce non solo suggestionati. Il convento costruito da san Francesco con la scarza – la pianta palustre da cui deriva il nome del luogo – fu acquistato nel 1957 dall’architetto Tomaso Buzzi che lo scelse come luogo perfetto per ospitare la sua città ideale: un gioiello architettonico interamente in tufo che è la metafora perfetta di un viaggio mistico-esoterico attraverso la storia umana, nell’incessante ricerca della verità. La città ideale è composta da sette teatri e sette rappresentazioni sceniche e sette sono i monumenti rappresentati: Colosseo, Partenone, Pantheon, Arco di Trionfo, Piramide, Torre Campanaria e Tempio di Vesta.

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Chiesa Incompiuta di Venosa 

Fuori Venosa, in provincia di Potenza, in Basilicata, nell’area del Vulture, sorge il Complesso della Santissima Trinità, lì dove un tempo c’era il centro politico economico della città. In questo complesso monumentale troverete una meravigliosa Chiesa Incompiuta che sorge dietro la Chiesa Antica. E’ tra i più importanti siti monumentali di Venosa, il cui interesse si deve al fatto che l’abbazia contiene la stratificazione di tracce ereditate principalmente da Romani, Longobardi e Normanni. Un susseguirsi di gioielli artistici e architetture di pregio si possono ammirare sin da quando si fa ingresso nel paese, tra la chiesa della Trinità e l’annessa Incompiuta, luoghi sacri fortemente legati all’origine della dinastia normanna, il vicino Parco archeologico, finché si giunge nel cuore del suo centro storico dove domina il maestoso castello Pirro del Balzo, per poi scoprire, poco fuori dalla città le catacombe ebraico in prossimità di quelle cristiane.

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Eremo di Vincent

A Guagnano, un sonnolento paese del Salento, in provincia di Lecce, c’è un eremo speciale che è il rifugio di un’artista che ha creato una città immaginaria utilizzando esclusivamente materiali riciclati. Eremo di Vincent o Vincent City è una vera oasi fuori dal mondo, quasi sconosciuto da molti salentini, ed è stata una delle scoperte più belle che mi ha regalato la Puglia “segreta”. C’è un posto, poi, tra i più curiosi e meno conosciuti del Salento, che merita una sosta: la cava di bauxite che forma un lago circondato da roccia rossa e verde.

Eremo di Vincent

Montagna spaccata di Gaeta

Una montagna divisa a metà con una storia leggendaria, una cappella su un masso sospeso sul mare, una grotta che è stato un eremo e una mano impressa nella roccia, tutto in un unico angolo di Gaeta. Una leggenda vuole che quando Gesù Cristo morì sulla croce il velo del Tempio di Gerusalemme si squarciò provocando tre profonde fenditure nella dura roccia di quella che, oggi, è conosciuta come la Montagna Spaccata di Gaeta. Su questo promontorio si erge il Santuario della SS. Trinità mentre a sinistra della chiesa una delle fenditure conduce alla cosiddetta Grotta del Turco, luoghi di pellegrinaggio e suggestive mete turistiche.

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Giardino dei Tarocchi per i bambini e non

Il Giardino dei Tarocchi è probabilmente il capolavoro di Niki de Saint Phalle: un giardino esoterico e favolistico sulla collina di Garavicchio a Capalbio in Maremma Toscana. Qui, si ergono ciclopiche sculture, alte dai 12 ai 15 metri, dedicate ai simboli dei tarocchi, un mondo tra sogno e realtà in cui sono raffigurati i 22 arcani maggiori dei tarocchi. Il giardino è un vero e proprio museo a cielo aperto. Un parco di eccezionale fascino, unico al mondo, uno degli esempi d’arte ambientale più importanti d’Italia in cui le sculture “dialogano” con la natura. Uno dei posti più belli da vedere in Italia con i bambini.

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Sempre in Toscana c’è il Parco di Pinocchio, commemorativo della celebre fiaba ed è situato a Collodi, frazione del comune di Pescia. Collodi è il paese dove Carlo Lorenzini, l’autore delle Avventure di Pinocchio, trascorse la fanciullezza e da cui in seguito trasse il suo pseudonimo. Lo sapevate che, invece, a Vernante, nella provincia di Cuneo, in Piemonte, è il paese del primo illustratore di Pinocchio e tutto il paese è colorato con i murales della fiaba. 

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San Gimignano

La cittadina, incastonata nel cuore della Toscana, fra Siena e Firenze, è spesso definita la Manhattan del Medioevo, perché (ai tempi del suo massimo splendore) vi si ergevano ben 74 torri, ognuna costruita da una delle famiglie nobili dell’epoca per simboleggiare la propria ricchezza. Anche se oggi ne rimangono soltanto 14, l’atmosfera medievale e seducente che si respira affascina persone da tutto il mondo e non a caso è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Le più alte erano quelle delle famiglia più importanti. Molte delle torri di San Gimignano sono ancora in piedi.

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Qui, nei dintorni, come non portarvi a Montemeriggioni, adagiato su una collina e completamente circondato da mura, un borgo toscano, in provincia di Siena, uno dei borghi medioevali fortificati più significativi del territorio. Il paese è stato costruito dai Senesi tra il 1213 e il 1219 per scopi puramente difensivi e domina il territorio dalla cima di una collina che si affaccia sulla via Cassia, una posizione strategica che permetteva alla città di controllare Colle Val’d’Elsa e Staggia, con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze. 

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E, non è finita, lo conoscete San Galgano? Nella Val di Merse, tra Siena e Massa Marittima, c’è un luogo mistico che vale davvero la pena visitare, considerato, oggi, uno dei luoghi più suggestivi e prestigiosi esempi di architettura gotico-cistercense in Italia. E’ San Galgano, dove troverete due attrazioni uniche al mondo: le rovine dell’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi. Qui, il nobile cavaliere Galgano Guidotti, dopo aver rinunciato alla propria vita fatta di agi e di ricchezze, prese l’abito cistercense e decise di far erigere sul monte Siepi, una cappella, dove nel 1180 scelse di morire da eremita.

Assisi

Sorge adagiata sulle pendici del Monte Subasio, in provincia di Perugia, in Umbria, ed è ancora protetta da una robusta cinta muraria ed è dominata dalla mole della Rocca Maggiore e della grande Basilica di San Francesco, che custodisce importanti opere d’arte di artisti come Giotto e Cimabue. Una piccola meraviglia ferma del tempo. La città che ha dato i natali a San Francesco e Santa Chiara, si è imposta all’attenzione del mondo come luogo di messaggio francescano di pace e fratellanza. Non perdetevi, poi, l‘Eremo delle Carceri, un luogo di ritiro e tranquillità. 

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Canale di Tenno

In provincia di Trento c’è un borgo fermo al medioevo, a due passi dal lago omonimo. E’ il Canale di Tenno ed è una delle meraviglie da visitare, assolutamente, in Trentino. Il paesino, sul versante del lago di Garda, è caratterizzato da casette e locande in pietra, botteghe e antiche mura di cinta perfettamente conservate. Qui, vivono poco più di 50 persone, in un dedalo i viuzze acciottolate e archi che fanno di Tenno uno dei Borghi più belli d’Italia.

canale di tenno

Sempre in Trentino, consentitemi un altro “fuori programma”, vale una fermata a Mezzano, da qualche anno, gioiello tra “I Borghi più Belli d’Italia“, la destinazione ideale per una fuga romantica: tra cataste di legno che diventano opere d’arte, antichi fienili e l’aria pura del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, in provincia di Trento. Qui, infatti, accatastare la legna è un’arte e la legna crea installazioni consapevoli ed inconsapevoli in tutto il paese da visitare una per una. Lungo gli stretti vicoli, ai piedi delle antiche facciate, al cospetto dei tipici ballatoi, nelle piccole piazze, nei cortili, sotto le scale, negli anditi e sui poggioli la tradizionale scorta di ceppi per l’inverno incanta i turisti con le sue forme inattese.

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Mausoleo di Galla Placidia

Galla Placidia è uno scrigno di mosaici che si trova a Ravenna che fu realizzato intorno al 425 d.C. Si trova a due passi dalla Cappella di San Vitale, ed è uno dei più importanti monumenti paleocristiani conservatosi sino ad oggi nella sua integrità strutturale. Considerato da molti come uno dei tesori più preziosi della città, il Mausoleo è uno degli edifici più antichi di Ravenna, patrimonio Unesco dal 1996. Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta all’ombra dei rami di un grande platano secolare immediatamente alle spalle della Basilica di San Vitale.

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Roscigno Vecchia

Roscigno Vecchia, in Cilento, nella Campania meridionale, nel Salernitano, è uno dei borghi fantasma più belli d’Italia e merita assolutamente una tappa per le sue casette basse realizzate in pietra, il suo impianto rurale e i resti della chiesa. I continui smottamenti del terreno, iniziati nel ‘500, hanno costretto a spostare più volte l’ubicazione del borgo. Le frane sono frequenti, le strade spesso incerte. Oggi, il paese sorge in zona sicura, ma la sua anima vive ancora a Roscigno Vecchia, distante 2 km. “Il Paese che cammina” è patrimonio mondiale Unesco e, spesso, ribattezzata la “Pompei del Novecento”. Giuseppe Spagnuolo rimane l’ultimo testimone di un paesino rurale fatto di tradizioni autentiche.

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Spello

Spello si trova abbarbicato su uno sperone del Monte Subasio, quasi a dominare la Valle Umbra. È una meraviglia da scoprire perdendosi tra i suoi vicoli profumati e le sue stradine lastricate che vi condurranno alla scoperta di un centro storico coloratissimo. Spello è uno dei borghi umbri più amati e fotografati. Famoso per le Infiorate del Corpus Domini che si svolgono ogni anno in occasione del Corpus Domini e che riempiono la città di meravigliosi tappeti floreali. 

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Lago di Tovel

Nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, protetto dalle imponenti dolomiti trentine il lago di Tovel, il luogo caraibico della Val di Non, in Trentino, uno dei laghi alpini più belli del mondo. È anche conosciuto come Lago degli orsi perché sono presenti alcuni orsi bruni nella valle, e lago rosso per il fenomeno dell’arrossamento delle acque. La Val di Non è famosissima per i tantissimi meleti, da cui sarete letteralmente circondati lungo la strada per raggiungerla.

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Marzamemi

Distante 2 chilometri da Pachino, in provincia di Siracusa, c’è un bellissimo borgo di mare caratterizzato da casette in pietra gialla disposte intorno a due porticcioli naturali. È Marzamemi, un piccolo gioiello da non perdere nel vostro viaggio alla scoperta della Sicilia Orientale, antichissimo villaggio di pescatori e rinomato per la sua tonnara, una tra le più importanti di tutta la Sicilia, e risale al tempo della dominazione araba. 

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Polignano a mare

Dai suoi 24 metri d’altezza, con il suo raggruppamento di casette bianche e con il suo passato che vanta origini greche (lo si evince dalla radice del suo nome “polis” ovvero città), Polignano a mare è sospeso su uno sperone roccioso a picco sul mare azzurro. E’, senza dubbio, una delle destinazioni imperdibile del vostro viaggio in Puglia, nella provincia di Bari, protesa verso il Mar Adriatico. La prima cosa da fare prima di addentrarvi nel centro storico è percorrere l’antico sentiero di Lama Monachile, formato da numerosi scalini ricavati dalla roccia che scendono fino al mare, dove vi accoglierà una incredibile spiaggia di ciottoli bianchi protetta da pareti rocciose. Non perdete una visita all’Abbazia sul mare di San Vito. Merita una sosta culinaria Grotta Palazzese: un ristorante speciale ricavato in una grotta sul mare con con scorci romantici imperdibili. 

Polignano a mare

Val d’Orcia

L’ottava meraviglia del mondo si trova in Toscana. La Val d’Orcia, un territorio che sembra dipinto, è una terra di rara bellezza, dove storia, natura e tradizione si intrecciano. Borghi medioevali, abbazie e castelli immersi in un paesaggio unico di dolci colline e cipressi in cui si alternano campi coltivati, vigneti ed uliveti dove il tempo sembra essersi fermato. Nel cuore della Val d’Orcia c’è un posto, ancora segreto, che non potete non visitare. Sono le terme libere di Bagni di San Filippo che si nascondono tra i verdi boschi ai piedi del Monte Amiata e si raggiungono attraversando un piccolo sentiero. 

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Craco

Lo splendido “paese fantasma”, a 50 chilometri da Matera, si erge su una collina di tenera roccia biancastra, in quello che fu un importante centro strategico militare durante il periodo normanno. Oggi, è oggi una delle mete imperdibili della terra lucana, per suggestività e bellezza. E’ stato distrutto nel 1963 da una frana che ha costretto la popolazione locale ad abbandonare il borgo per rifugiarsi nel nuovo comune di Craco Peschiera. Per raggiungerlo dovrete risalire un percorso, dove la natura riarsa si colora di giallo e il paesaggio cambia improvvisamente. Osservandolo in lontananza, si presenta come una scultura di origini medioevali circondata dai “Calanchi”. Del vecchio paese restano le case in pietra aggrappate alla roccia e tra di esse si distingue la torre normanna in posizione dominante rispetto all’antico borgo.

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Lago di Braies

A circa 97 chilometri da Bolzano, nel comune di Braies, nell’omonima valle, il Lago di Braies è una meraviglia conosciuta, non a caso, come la Perla delle Dolomiti. Si trova a 1496 sul livello del mare, si estende per 31 ettari e arriva a toccare una profondità di 36 metri. Una leggenda narra che sotto la superficie del bacino naturale sia nascosta una gran quantità d’oro tenuta al sicuro dai selvaggi venuti a conquistare la zona e poi attaccati dai pastori della Val di Braies per derubarli. In realtà, il famoso specchio lacustre si formò in seguito al distaccamento di grandi torri rocciose che spostarono la valle nel suo punto più stretto dove le acque si accumularono dando vita a Braies. Attorno al lago alpino si snoda un sentiero di circa 1,5 km battuto dagli amanti della nordic walk, inoltre è possibile affittare una barca a remi e costeggiarlo per godersi lo spettacolo naturale da un altro punto di vista.

Lago di Braies 

Tellaro

Ci sono luoghi, nel mondo, che sembrano fatti apposta per essere ricordati. Censito tra i Borghi più Belli d’Italia, Tellaro è un piccolo borgo marinaro arroccato su di una scogliera, all’estremità orientale del Golfo dei Poeti, la baia che da Portovenere arriva a Lerici passando per La Spezia. Le vecchie case multicolori con le facciate scolorite dalla salsedine, i giardini profumati di gelsomino, i ristoranti sulla piccola marina, ne fanno un luogo semplice, molto romantico e suggestivo. È questo mix di leggende, di storia e di natura che ha reso Tellaro famoso tra gli artisti: Shelley, Lord Byron, Moravia, Montale, tutti innamorati di questi luoghi, selvaggi  e dolci. Lo scrittore e giornalista Mario Soldati, ad esempio, scelse di trascorrere qui la sua vecchiaia; Eugenio Montale vi si fermò durante un viaggio in treno, e dedicò al borgo una poesia.

Chianalea di Scilla 

In Calabria visitate, assolutamente – impossibile non conoscerla – una piccola Venezia del Sud: il più antico borgo di Scilla, Chianalea. Le case di Chianalea sono costruite direttamente sugli scogli, e sono separate da viuzze strette che scendono fino al Mar Tirreno e che – viste dall’alto – sembrano un po’ i canali veneziani. Un’atmosfera magica, che le è valsa l’ingresso tra i Borghi più Belli d’Italia. Un villaggio di pescatori in cui si respira, ancora, la Calabria più autentica.

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Pizzo Calabro

Non potete, a questo punto, non raggiungere Pizzo Calabro famosa per il suo tartufo, inventato negli anni Cinquanta: gelato alla nocciola a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e l’esterno ricoperto di cacao amaro in polvere. Altra attrattiva che attira tanti turisti è la Chiesa di Piedigrotta scolpita nella grotta sulla spiaggia in onore di un’affascinante leggenda

pizzo calabro

Tropea

Ultima, ma non ultima, la tappa a Tropea, il cui centro è costruito su una roccia di 50 metri di altezza a picco sul mare, candidata a Capitale italiana della cultura per il 2021/2022. E’ situata su un tratto di costa chiamato “Costa degli Dei”, a indicare le meraviglie paesaggistiche che si dischiudono davanti agli occhi di chi la visita. Tropea è rinomata per le vedute panoramiche e per i suoi giardini. Un tempo parte della Repubblica di Amalfi, è oggi un tranquillo paesino di valore storico, meta ambita da turisti e coppie in luna di miele.

Tropea

Baia di Sorgeto

La natura vulcanica fa di Ischia, nel Golfo di Napoli, un’isola ricca di sorgenti termali che sgorgano in ogni angolo, anche direttamente in mare. La Baia di Sorgeto è uno di questi luoghi dove poter fare un bagno termale direttamente in mare, tra acque calde e fredde, dolci e salate, termali e marine, regalando ai turisti sensazioni uniche. Si tratta di una cala a forma di mezzaluna circondata da pareti rocciose in verticale dove troverete acque termali calde direttamente in mare. C’è anche un piccolo stabilimento balneare, ma l’accesso alle acque termali è gratuito.

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L’Italia? Un paradiso abitato da diavoli. A ovest a sud e a est è bagnato dal mare, a nord dalle montagne: i mari stanno fermi immoti, le montagne ogni tanto scivolano. E’ questa l’Italia, vista e narrata con i miei occhi, prima ancora che con la penna…

Chiunque ha un sogno dovrebbe andare in Italia. Forse. Sì, perché l’Italia è un posto dove le cose stanno sempre per succedere…

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