castello sammezzano

Alla scoperta di dieci luoghi fiabeschi in Italia

Alla scoperta di luoghi fiabeschi e spettacolari della nostra penisola, così straordinari da non sembrare reali. L’Italia è un Paese che conserva in ogni suo angolo decine e decine di meraviglie. Luoghi che fanno innamorare chiunque vi ci metta piede e che restano impressi nell’anima. Luoghi che sembrano davvero usciti dalle fiabe. Posti unici, romantici, onirici, carichi di un’atmosfera particolare in cui sembra di tornare bambini.

Alla scoperta di dieci luoghi fiabeschi in Italia

Scopriamo insieme alcuni dei posti da favola da vedere almeno una volta nella vita. Luoghi magici che ci portano in un’altra dimensione di spazio e tempo, facendoci vivere come in una fiaba. Ecco, allora una “top ten list” di città, borghi, castelli, paesaggi naturali, da visitare assolutamente. Perfetti per un viaggio romantico e a caccia di meraviglie.

Top ten list

Vi propongo, dunque, la mia top list dei dieci posti da favola, pieni di suggestioni e scorci fantastici, nel Belpaese. Scopriamoli insieme…

Castello di Sammezzano, Reggello, Toscana

Un castello moresco nel cuore della Toscana, un luogo spettacolare costruito a metà ‘800. La villa-castello di Sammezzano si trova a Leccio, frazione del Comune di Reggello, a circa 30 chilometri da Firenze. Si erge su una collina proprio sopra il paese ed è circondata da un grande parco di 187 ettari, di cui 50 “parco storico”. Tenuta di caccia in epoca medicea, nel 1605 la proprietà venne acquistata dagli Ximenes D’Aragona. Fino alla metà dell’800 ebbe l’aspetto di una classica villa toscana. Da quella data il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, con un lavoro durato oltre 40 anni, diede al castello la veste attuale.

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Grazie alla grande disponibilità economica ed alla vasta cultura, affascinato dalla moda orientalistica diffusa in tutta Europa, Ferdinando realizzò un edificio unico, il più importante esempio di arte Orientalistica in Italia ed in Europa. Nel 2016, in seguito alla candidatura presentata da “Save Sammezzano” e alla sua contestuale attività di raccolta voti online e cartacei, Sammezzano è risultato il primo classificato tra “I luoghi del Cuore”.

castello sammezzano con il parco

Intorno al castello Ferdinando realizzò uno dei parchi storici più vasti della Toscana, con oltre 100 specie arboree esotiche. Molte di queste sono scomparse, ma il parco resta ancora famoso per le numerose sequoie presenti (Sequoia Sempervirens e due esemplari di Sequoiadendron Gigantea) tra cui spicca la cosiddetta “Sequoia Gemella”, albero monumentale che con i suoi 53,96 metri è risultato essere il secondo albero più alto d’Italia.

Ponte del Diavolo, Borgo a Mozzano – Toscana

Si chiama Ponte della Maddalena, ma tutti lo conoscono come Ponte del Diavolo: una delle costruzioni più originali di tutta la Toscana e si trova a Borgo a Mozzano, tra Lucca e la Garfagnana. Il suo profilo così singolare ha ispirato numerosi artisti e fatto fiorire svariate congetture mitologiche sulla sua costruzione. Secondo la leggenda, infatti, il ponte fu costruito da San Giuliano che, non riuscendo a completarlo per l’eccessiva difficoltà, chiese aiuto al diavolo in persona, promettendogli in cambio l’anima del primo essere vivente che vi fosse passato sopra. Una volta terminato il ponte, San Giuliano vi tirò sopra un pezzo di focaccia, attirandovi un cane e beffando così Satana. Tuttavia, le notizie storiche certe sulla costruzione del ponte sono scarse. C’è chi ne attribuisce la costruzione a Matilde di Canossa (1046-1125) e chi riferisce di un restauro da parte del nobile Castruccio Castracani (1281-1328).

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Parco di Bomarzo, Viterbo

In provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia Laziale si trova il Sacro Bosco di Bomarzo, meglio conosciuto come Parco dei Mostri: un autentico tesoro nascosto tutto da scoprire, immerso in un’atmosfera irreale e gotica. All’interno di questo bosco, sarete catapultati in un mondo fantastico, popolato di animali mitologici e giganteschi mostri di pietra che, da oltre 500 anni, incutono timore, sorpresa e meraviglia in ogni visitatore che lo attraversi, ovvero da quando l’architetto Pirro Ligorio lo realizzò su commissione del Principe Pier Francesco Orsini.

casa-pendente-mostri-bomarzo

Tra studiosi, artisti ed intellettuali di ogni epoca, sono stati in molti ad interrogarsi sulle reali intenzioni del Principe Orsini e sui significati nascosti disseminati nel parco. Qui, il visitatore viene condotto attraverso un percorso fatto di grandi statue, edifici surreali, iscrizioni ed indovinelli – che lo sorprendono e lo disorientano continuamente – capace di stimolare l’intelligenza e la cultura del visitatore. Una sorta di percorso iniziatico, dove riprendendo le parole del Principe stesso fosse possibile “sfogare il core”, ma anche stupire gli occhi degli ospiti. Un mondo fantastico, tra sogno e realtà, un continuo gioco di richiami mitologici ed enigmi, tra statue di sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, maschere, falsi sepolcri e giochi illusionistici.

arco dei Mostri in Bomarzo, province of Viterbo, Lazio, Italy

Giardino di Ninfa, Latina

Giardino di Ninfa è l’oasi realizzata dalla famiglia Caetani, sulle antiche rovine dell’omonima città medievale, a metà tra un Paradiso perduto e un luogo che esiste solo nell’immaginazione. Uno splendido esempio di poesia e architettura medievale che sorge ai piedi dei monti Lepini nella provincia di Latina. Qui, da marzo a novembre, soltanto alcuni giorni dell’anno, e al fine di preservare il delicato equilibrio ambientale, sono organizzate delle visite guidate per immergersi nella realtà incontaminata dove molti scrittori, Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia, hanno trovato l’ispirazione per le loro creazioni, un vero salotto letterario.

giardino di ninfa

Nel 1976, è stata istituita un’Oasi del Wwf a sostegno della flora e della fauna di questo luogo unico. Oggi, l’oasi si presenta come una pittoresca rovina con avanzi di un castello, di palazzi, di chiese, di campanili medievali, il tutto abbracciato da una ricca vegetazione. Dal monte sgorgano abbondanti ruscelli che formano un laghetto. La visita è particolarmente piacevole nei mesi di aprile maggio, quando la fioritura è al suo massimo splendore.

Isola Santa, Toscana

Sulle rive di un piccolo lago, circondato da boschi di castagno e da alte montagne, sorge Isola Santa, luogo incantevole di villeggiatura in ogni stagione dell’anno. Un angolo nascosto nel cuore delle Apuane e un villaggio solitario fuori da ogni tempo. Il borgo poggia sulle rovine dell’antico hospitale, meta di sosta per i viandanti che attraversavano le Apuane, tra la Versilia e la Garfagnana. Si hanno notizie certe sull’hospitale a partire dal 1260, ma la sua nascita è certamente più antica. Dal 1880 la strada del Cipollaio assicura ben più agevoli collegamenti, avendo sostituito l’impervio tracciato alto-medievale che correva un tempo nel fondovalle.

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Le casette di pietra, dai tetti in ardesia, sono quanto resta del nucleo originario, in parte sommerso dalle acque del bacino artificiale. Pittoresco e ben conservato, il paesino offre soggiorni pieni di fascino, per la bellezza dei panorami e il silenzioso fruscìo delle foreste. Un posto ideale per raccogliere funghi, pescare trote selvatiche e dedicarsi all’escursionismo.

isola di santa casette pietre

Burano, isola di Venezia

E’ una delle tre isole principali della laguna di Venezia, insieme a Murano e Torcello. Eletta una delle 10 città più colorate al mondo, è facile capire il perché appena si arriva: le mura delle tipiche case colorate di Burano creano un mix di tinte e colori vivaci dando vita a numerose leggende e all’impressione di aver fatto un tuffo nel passato. Una leggenda narra che le facciate delle case di Burano sono colorate perché i marinai del luogo le pitturavano per poterle riconoscere nei giorni di nebbia. Burano, l’isola arcobaleno, con i suoi colori audaci e forme tradizionali, sembra, in alcuni scorci, un villaggio fatto di zucchero, coloranti e caramelle, uscito dal sogno di un bambino. Se da un lato le case colorate sono ciò che salta subito all’occhio, la vera specialità di Burano è l’arte del merletto ad ago. In tutta l’isola, infatti, si possono trovare negozi di merletti dalle forme eleganti e intricate, risultato di una tradizione artigiana che si sta lentamente perdendo.

burano

Borghetto, Valeggio sul Mincio – Verona

Borghetto sul Mincio è un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato al Medioevo, tra mulini ad acqua, mura antiche e giardini fioriti. Una piccola frazione del comune di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, che ha saputo conservare inalterato il suo spettacolare aspetto medievale di stazione fortificata sul fiume. Oggi, il piccolo centro di Borghetto sul Mincio è dominato dalla massiccia presenza del Ponte Visconteo, chiamato anche Pontelungo dagli abitanti della zona, un ponte-diga di 650 metri costruito nel 1395 sul corso del fiume con l’intento di far deviare il Mincio dal suo letto che conduce fino a Mantova. Da Borghetto, lungo la sponda del fiume Mincio, parte la pista ciclabile che, utilizzando la ferrovia in disuso Mantova-Peschiera, arriva a Peschiera del Garda costeggiando il fiume per lunghi tratti. 

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Castello Scaligero, Sirmione

Il castello è il primo saluto che Sirmione dà ai suoi visitatori: unico punto d’accesso al centro storico, fu costruito attorno al XIII secolo per proteggere il borgo e il porto. Il passaggio pedonale sulle acque del lago è attualmente collocato dove una volta c’era il ponte levatoio. Il castello, che negli anni ha visto aggiungersi la darsena e la recinzione del borgo, rappresenta un raro esempio di fortificazione a uso portuale. All’aspetto romanzesco del castello si unisce la leggenda medievale dell’amore dei due giovani che lo abitavano, il castello fu trasformato in luogo di tragedia da un omicidio (a sfondo passionale ovviamente). 

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Giungere a Sirmione e trovarsi di fronte la splendida rocca è un’esperienza che resta impressa nel cuore e nella mente. Con il suo perfetto stato di conservazione e la sua posizione strategica all’ingresso della cittadina, il castello scaligero è pronto ad avvolgerti con la sua storia. E, quando cala la sera, Sirmione acquisisce un fascino fiabesco: le suggestive luci colorate illuminano la rocca con delicatezza, riflettendosi nelle acque del lago e trasmettendo una sensazione di pace e di relax.

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Isola di Loreto, Lago d’Iseo

Galleggia splendida nelle placide acque del lago d’Iseo su uno sperone di roccia a strapiombo, a pochi passi dalla costa orientale e dalla graziosa località di Carzano: l’isola di Loreto è una perla di rara bellezza, con il suo fascino selvaggio e un’incantevole villa con torri e merli, che emerge dalla folta vegetazione, circondata dal mistero. Stiamo parlando di un’isola privata, sulla quale da moltissimo tempo è impedito l’accesso a chiunque. Ed è forse questo a renderla ancora più suggestiva, avvolta così tra i suoi mille segreti che si perdono indietro nel tempo.

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Circondata da pini, larici e piante esotiche, la sua bellezza selvaggia continua ad incantare i turisti. Potete ammirarla dal Borgo di Monte Isola (Montisola per i Bresciani). Secondo le numerose testimonianze emerse sul territorio, pare che questo minuscolo fazzoletto di terra fosse abitato già all’epoca dei romani, ma è solo nel ‘400 che venne acquistata dalle Suore di Santa Chiara di Brescia, le quali vi fecero costruire un convento.

Rocchetta Mattei, Bologna

Il fiabesco castello di Rocchetta Mattei si trova a Grizzana Morandi, sulla strada statale nº 64 Porrettana, nella città metropolitana di Bologna, e fu costruito per volere di Conte Cesare Mattei sui resti di una vecchia fortezza dove si trasferì nel 1859. Lo studioso dedicò quasi tutta la vita allo studio dell’elettromeopatia, la terapia medica da lui inventata basata sull’abbinamento di granuli medicati e liquidi detti “fluidi elettrici”, proprio in questo castello, che modificò molte volte nel corso degli anni rendendolo un labirinto di scale a chiocciola, mosaici, loggiate e stanze decorate. La fusione di differenti stili architettonici come il gotico-medievale e quello moresco rendono il castello un luogo davvero ipnotico.

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Sorge sulle rovine dell’antica Rocca di Savignano sull’Appennino bolognese. Restaurata per due terzi dalla Fondazione Carisbo, che ne è proprietaria, dopo anni di chiusura ha riaperto al pubblico nel 2015, grazie all’intesa tra Città metropolitana e Unione Comuni Appennino Bolognese e all’impegno del Comune di Grizzana Morandi che, insieme alle associazioni di volontariato del territorio, ne assicura la fruibilità. Lo sapevate che, originariamente, era solo Grizzana poi, nel 1985, il Comune ha modificato il toponimo aggiungendovi il cognome del pittore Giorgio Morandi, che a lungo vi soggiornò.

 

Luoghi incantanti, emozioni d’altri tempi, angoli nascosti. Ho smesso di credere alle favole, ma mi piace ancora ascoltarle, leggerle e…scriverle.

Le fiabe aiutano a ricordare, a rivivere, a esplorare il mondo, a classificare persone, destini, avvenimenti. Aiutano a costruire le strutture dell’immaginazione, che sono le stesse del pensiero. A stabilire il confine tra le cose vere e le cose inventate. Insomma, se le fiabe non esistessero bisognerebbe inventarle…

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