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Gole dell’Alcantara, canyon naturale in Sicilia

Gole dell’Alcantara, cosa vi viene in mente? Se state pensando ad un viaggio in un luogo incredibile che sembra appartenere ad un altro pianeta, vi consiglio questa ulteriore tappa in Sicilia, dopo avervi accompagnato alla scoperta della Riserva dello Zingaro, dove esiste uno spettacolo plasmato dalla natura: le Gole dell’Alcantara. A dispetto di come si potrebbe pensare, queste incredibili gole non sono il risultato dell’incessante scorrere del fiume, ma sono state sono state formate dalle sue acque, che scendendo su enormi colate laviche raffreddate dalle attività vulcaniche della zona, creano queste forme particolari.

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Gole dell’Alcantara, canyon naturale in Sicilia

Canyon naturale formato dalla solidificazione del magma eroso dal tempo e dalle acque del fiume Alcantara, le gole offrono uno spettacolo impressionante nella bellissima Sicilia. Si trovano nella Valle dell’Alcantara, tra i comuni di Castiglione di Sicilia e di Motta Camastra, nel punto dove termina la catena montuosa dei Peloritani (tra le province di Catania e Messina). Si tratta un territorio di 1928 ettari con gole alte fino a 25 metri e larghe dai due ai cinque metri. Il raffreddamento della lava nell’acqua del fiume ha scolpito rocce dalle forme sorprendentemente fantasiose e originali. Per tutelare questo incredibile territorio negli anni ’60 è stato fondato il Parco Botanico e Geologico dell’Alcantara che si estende nel Parco Fluviale dell’Alcantara.

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Storia e origini delle Gole 

L’Alcantara è un fiume della Sicilia che nasce a 1250 metri di altitudine e scorre, tra le pietre lavica, sul versante settentrionale dell’Etna, per sfociare nel Mar Ionio. Il suo nome viene da un ponte arabo vicino alla foce di Giardini-Naxos. Al qantarah, parola che in arabo significa ponte, ha dato il nome proprio al fiume. Le attività vulcaniche della regione hanno ripetutamente modellato il letto del fiume, che in estate vede il suo corso molto ridotto, e hanno scavato le impressionanti gole dell’Alcantara. Le pareti sono costituite da organi basaltici alti diverse decine di metri, e i sentieri sono molto stretti. 

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Negli ultimi due secoli, poi, la foresta indigena è stata ridotta e soppiantata dalla macchia. I platani (Platanus orientalis), le ginestre o le peonie sono ancora presenti. Accanto al fiume, arrivano i fiori con la primavera: una varietà molto grande e colorata, viole, papaveri, anemoni, mirti, rosa canina, fichi d’india, trementine, allori e orchidee sono molto comuni.

E la fauna?

La fauna è interessante anche con molti uccelli (come il falco pellegrino o l’hobbit) e piccoli mammiferi non presenti altrove come la martora, il ghiro e una specie di rana, tanto che una parte del fiume sia stata dichiarata Riserva Naturale.

Cosa vedere

L’itinerario di visita alle Gole dell’Alcantara prevede il passaggio al Parco Botanico e Geologico dove con l’aiuto di moderne installazioni multimediali, è possibile informarsi sulle origini del luogo. È arrivato, quindi, il momento di immergersi nella natura incontaminata del parco, seguendo il sentiero che conduce fino alla Sorgente di Venere lungo il corso del fiume.

parco botanico gole dell'alcantara

Il Sentiero delle Gole

Sul territorio di Motta Camastra, in località Fondaco Motta, si trova la gola più imponente e famosa dell’Alcantara, lunga più di 6 km e percorribile facilmente per i primi 3 chilometri. All’inizio delle gole c’è una spiaggetta accessibile solo all’inizio della bella stagione, prima che l’acqua diventi troppo alta. Il Sentiero delle Gole costeggia la sponda sinistra del fiume e passa attraverso agrumeti e punti panoramici. Il trekking fluviale e il body rafting (solo nelle stagioni più calde) sono i modi più avventurosi per esplorare le Gole dell’Alcantara.

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Il sentiero attraversa interessanti punti della valle dell’Alcantara, numerose sono le deviazioni che potete prendere dalla strada principale che vi permetteranno di personalizzare i percorsi, scegliendo differenti tratti da attraversare. Si parte dal Ponte di Mitogio costeggiando il fiume, da qui potete seguire il percorso che sale verso il monte Miramare o che costeggia le Gole di Larderia.

gole di larderia o dell'alcantara

Lo sapevate che?

Dal 2017, sono stati creati due nuovi sentieri per poter scoprire le meravigliose gole dell’Alcantara: il primo è il Sentiero di Eleonora che inizia nel Parco Botanico e Geologico, dove le bellissime vedute sui canyon si susseguono per oltre 600 metri. Questo percorso comprende la discesa alla spiaggetta tramite ascensore. Il secondo è il Sentiero del Giardino Mediterraneo, che inizia dal Sentiero di Eleonora: attraversa un rigoglioso agrumeto siciliano, e porta fino ai bacini della fitodepurazione, dove si potrà imparare tutto sul sistema naturale di depurazione delle acque.

sentieri gole dell'alcantara

Il canyoning

Per i più coraggiosi e i meno freddolosi, è possibile percorrere una parte delle gole con il canyoning, equipaggiata con trampolieri o anche con una muta. Si cammina poi nel mezzo della gola stessa. Informatevi, però, e in anticipo, sul livello dell’acqua e sulle condizioni meteorologiche. E’ consigliato avventurarvi con una guida locale esperta. Il canyoning è, dunque, una delle attività altamente raccomandate da fare nelle gole dell’Alcantara. I percorsi per gli escursionisti sono molto interessanti, ma c’è anche la possibilità di fare tour ed escursioni organizzate da Taormina, Catania e altre città della Sicilia.

canyoning gole dell'alcantara

Altre escursioni

  • Piccole Gole dell’Alcantara;
  • Sentiero del Castello di Calatabiano;
  • Sentiero Castiglione di Sicilia;
  • Rive dell’Alcantara;
  • Sentiero Gole di Larderia;
  • Sentiero Montagna Grande.

gole dell'alcantara

Consigli utili

Per accedere all’ingresso ed entrare nella gola, si consiglia di indossare stivali di gomma, che potrete anche noleggiare sul posto. L’acqua delle gole è gelida e il fondo del fiume è cosparso di rocce sporgenti.

Come arrivare alle gole dell’Alcantara?

Le gole dell’Alcantara si trovano a 13 km da Giardini, località balneare della Sicilia nord-orientale. Ecco l’itinerario da seguire in auto: da Taormina, andare fino alla località balneare di Giardini. All’uscita di Giardini, prendere la strada statale SS185 in direzione Francavilla di Sicilia. Sulla SS185 si attraversa il piccolo villaggio di Gaggi. L’ingresso della gola si trova a 5 chilometri dal villaggio. Per i visitatori c’è a disposizione un parcheggio gratuito, oltre a servizi di ristorazione e aree picnic.

Da Messina potrete percorrere la SS n.114 e deviare verso i Giardini Naxos in direzione Francavilla di Sicilia. Da lì, troverete le indicazioni per le gole di Alcantara. Da Catania, poi, imboccate l’autostrada in direzione Messina e uscite Giardini Naxos. Proseguite verso Francavilla di Sicilia e troverete l’ingresso ai Giardini di Naxos.

 

Ambienti incontaminati e scenari mozzafiato, tradizioni da scoprire, luoghi da visitare.

La Sicilia ha il richiamo del mare, il fascino dei miti antichi, il profumo dei sogni, le forme dell’accoglienza, la bellezza delle persone.

La Sicilia è un’isola complessa, ma puoi percepirne il segreto tutte le volte che ti meravigli, che ti accorgi di un dettaglio, che impari una parola nuova, che guardi una piazza, che osservi le meraviglie della natura, che fai entrare la luce negli occhi guardando il mare…

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Il sentiero degli Dei, a piedi sul paradiso

Il sentiero degli Dei: un’avventura davvero unica nel suo genere. Il luogo conserva ancora tutto il suo fascino e ha ispirato poeti e letterati. Italo Calvino ha descritto il Sentiero degli Dei come “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.

Ed è proprio con questa frase impressa su una targa in ceramica che inizia il percorso lungo i Monti Lattari, che vi farà innamorare di questo tratto di cinquanta chilometri di costa a sud della Penisola Sorrentina: un indiscusso orgoglio per l’intera Costiera Amalfitana. Si chiama così perché secondo la leggenda qui passarono le divinità greche per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli. 

Il sentiero degli Dei, a piedi sul paradiso

Il percorso “divino” collega Agerola, un paesino sulle colline della Costiera Amalfitana, a Nocelle, frazione di Positano abbarbicata alle pendici del Monte Pertuso, è lungo 7,8 km e si percorre in circa 3 ore di cammino. È stato per secoli l’unica strada che collegava i borghi della Costiera Amalfitana, in provincia di Salerno. 

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Già dal nome si può intuire la spettacolarità del sentiero: percorretelo nella direzione che va da Agerola a Nocelle in modo da camminare in leggera discesa e avere davanti il panorama della Costiera Amalfitana e di Capri

Lasciatevi trasportare dalla fantasia, provando a sentire il rumore della nave di Ulisse che solca le acque azzurre del Tirreno e giunge verso la Costiera Amalfitana. Solo l’odore della vegetazione, così forte e penetrante, può solleticare la mente e distoglierla dalla visione mitologica.

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In questo luogo sono stati trovati molti fossili marini e nelle grotte si avverte tutto il fascino primordiale della vita. Una di queste, la Grotta del Biscotto, ha delle case secolari. I tratti di belvedere e il bosco si inseguono e lasciano spazio ai contadini che percorrono quello che non è solo un itinerario turistico, ma la via più breve che collega le frazioni. Soprattutto in estate, è facile vederli accompagnati da muli carichi di frutti e ogni bontà offerta dalla terra fertile.

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Un percorso da “leggenda”…

Percorrendo il percorso, trovate anche delle sorgenti di acqua fresca e potabile e, quando la fatica inizia a farsi sentire, ecco che il borgo di Nocelle è pronto ad accogliere i viandanti. Da qui, si vede benissimo l’isola Li Galli, dove le Sirene usavano il canto per trarre in inganno i marinai. Solo Ulisse riuscì ad attraversare indenne il tratto di mare perché si era fatto legare all’albero della nave dalla maga Circe.

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Dopo una sosta a Fontana Vecchia di Monte Pertuso, il viaggio prosegue verso Positano e i famosi 1700 gradini. A Monte Pertuso (352 metri di altezza) si narra che sia stata disputata una battaglia tra la Madonna e Lucifero, anche le tracce di quella lotta sono impresse nella roccia che presenta un “pertuso”. In dialetto questo termine significa buco e pare che sia stata la Madonna ad affondare le dita nel cuore della roccia. In realtà, si tratta di un fenomeno di erosione, già visto in altre zone della Costiera Amalfitana, che ha modellato le rocce come fossero sculture di pietra.

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In cammino sul sentiero degli Dei

Da Bomerano, frazione di Agerola, parte il sentiero a picco sul mare contrassegnato da segnali in bianco e rosso con la scritta 02. Da Colle Serra, il sentiero diventa più tortuoso, si percorre un primo tratto in discesa fino a raggiungere una fontana. Sulla sinistra troverete la mulattiera che sale da Praiano, mentre sulla destra si prosegue per il Sentiero degli Dei. In basso, noterete il Convento di San Domenico, che invece si trova sulla strada quando si sale da Praiano. Per raggiungere Nocelle ci sono due possibili sentieri da seguire, tra numerosi saliscendi immersi nella macchia mediterranea che regalano panorami spettacolari a picco sulla costa

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I percorsi 

Due gli itinerari che dividono il Sentiero degli Dei in “alto” e “basso”. Il sentiero alto parte dai 633 metri di Bomerano e si conclude salendo i 659 metri di Santa Maria Del Castello: è leggermente più difficile perché, come dice il nome, si sale in altezza.

Il sentiero basso è quello che attraversa Nocelle, e molti turisti meno allenati scelgono di percorrere proprio questo che, personalmente, ho trovato anche più suggestivo. È reso più interessante anche dalla presenza di luoghi particolari tra cui il Colle Serra su cui è stata posta una stele di roccia dove è impressa una epigrafe in memoria di Ettore Paduano, escursionista che ha scoperto il percorso e ha dedicato anima e corpo al Sentiero degli Dei. Da questo punto in poi, si estende la vallata che conduce a Praiano tra eriche e corbezzoli.

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colle serra trekking

Lungo il Cammino degli Dei troverete delle comode panche in legno che servono per riposarsi e per osservare i punti strategici della costiera come i Faraglioni dell’isola di Capri, Punta Penna, l’isola Li Galli, il Monte San Costanzo, la catena dei Monti Lattari e il Monte Comune. Tra salite e discese si arriva al Monte Sant’Angelo a tre punte (tre Pizzi) dove si vede in lontananza la meta tanto desiderata: Positano. Una sorta di “piccola Pompei”, che brulica di vita, dal verde dei Monti Lattari che la incoronano fino al bianco, al rosa e al giallo delle sue case mediterranee, il grigio argento delle spiagge di ciottoli e, infine, il blu del suo mare.

faraglioni di capri

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catena monti Lattari

Le spiagge di Positano

Quella ‘Grande’ è il cuore marinaro del paese: con i suoi 300 metri di lunghezza è una delle più ampie della Costiera Amalfitana oltre ad essere una delle più mondane, frequentata com’è da artisti, attori e dal jet-set internazionale.

Per chi invece avesse voglia di un bagno più riservato c’è la spiaggia di Fornillo, raggiungibile con un sentiero che parte dalla Spiaggia Grande costeggiando il mare e le torri saracene di avvistamento, come la famosa Torre di Trasita.

spiaggia grande di Positano

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Al largo di Positano i tre isolotti de Li Galli furono detti “le Sirenuse” per le leggende che li circondavano come rifugio delle sirene incantatrici. Nel secolo scorso furono scelti come buen retiro da artisti come il coreografo Leonide Massine e il grande ballerino Rudolf Nureyev, che nella villa sull’isola più grande trascorse gli ultimi anni della sua vita. Oggi ospitano una villa privata.

Il trekking continua

Si continua, poi, sul sentiero che porta all’Oasi del Vallone Porto, un luogo da fiaba ricco di cascate, animali e piante rare, dove si trova una cascata e il canyon. Un’infinita serie di gradini, oppure una strada carrabile che si arrampica lungo la collina, uniscono il paese a Montepertuso, la località sui Monti Lattari che sorge tra Positano e il cielo.
Un autentico buco nella montagna che tradizione vuole sia stato creato dall’impronta del dito della Vergine.
Il 2 luglio, nella chiesa della Madonna delle Grazie, si svolge una delle feste religiose più spettacolari della Costiera Amalfitana.

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Ecco che si arriva al borgo di Nocelle che si trova nella parte alta di Positano. In antichità la frazione di Nocelle era raggiungibile solo a piedi attraverso una scalinata ripida di 1500 gradini, potrete decidere se percorrerli oppure usufruire del servizio autobus che vi porterà a Positano. In estate, poi, vale la pena di affrontare altri 300 scalini per scendere sulla spiaggia di Arienzo e concedersi un bagno rinfrescante. Da Arienzo, seguendo la SS 163 per circa 1 chilometro, sarete al centro di Positano.

spiaggia arenzio

nocelle positano

positano

Come arrivare con i mezzi pubblici

Il sentiero si raggiunge con i mezzi pubblici: le corse dei pullman Sita partono da Napoli, da Amalfi e da Castellamare di Stabia. La manutenzione del sentiero è affidata ai volontari CAI e alle associazioni locali che organizzano passeggiate e trekking alla scoperta di questo angolo di paradiso. Il Sentiero degli Dei comincia da Bomerano, frazione di Agerola.
Per raggiungere Agerola ci sono gli autobus che partono da Amalfi, chiedete all’autista di indicarvi la fermata Bomerano. Da lì, seguite la segnaletica stradale che vi porterà all’imbocco del sentiero.
Partendo da Positano: autobus fino ad Amalfi+autobus Amalfi-Agerola (2 ore).
Se partite da Sorrento: autobus fino ad Amalfi via Positano+autobus Amalfi-Agerola (3 ore).
Il sentiero termina a Nocelle, nella parte alta di Positano. Si può raggiungere il centro tramite una lunga scalinata (1500 gradini) e circa 500 metri a piedi. In alternativa c’è il servizio autobus. Da Positano ci sono autobus e traghetti per tornare a Sorrento e Amalfi.

Agerola

E’ famosa per il fiordilatte, un particolare tipo di mozzarella fresca. Se invece preferite un pasto più sostanzioso, una volta superato il borgo di Nocelle, proseguite per circa 1 chilometro lungo la strada rotabile, di recente costruzione, fino a raggiungere il ristorante La Tagliata, dove pranzare su una terrazza con vista sul mare e su Capri.

 
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fiordilatte agerola

Escursioni: alcuni consigli utili

Vi sono molti operatori turistici che mettono a disposizione delle guide esperte per scoprire i segreti del Sentiero degli Dei. La durata è di 4 ore e 30 minuti circa per un totale di 10 chilometri. Il Sentiero degli Dei, inoltre, offre la possibilità di fare altre escursioni alternative, fuori dal solito tracciato. Non si parte da Agerola, ma da Vettica Maggiore, una località poco distante, e attraverso una scala poco faticosa in circa mezz’ora si arriva a San Domenico, un complesso religioso situato a 400 metri di altezza. Dopo aver visitato la chiesa di Santa Maria a Castro e il convento domenicano del XVI secolo si riparte attraverso lecci e macchia mediterranea.

Praiano SantaMaria a Castro

Ad un certo punto il percorso alternativo si intreccia con quello “ufficiale” del Sentiero degli Dei che porta nel piccolo bordo di Nocelle dove abitano solo 150 persone e c’è un solo ristorante che offre un ottimo menù a base di piatti locali. 

Chi soffre di vertigini dovrebbe evitare di fare il percorso perché si sale di quota: Positano è l’unico paese al mondo che è stato concepito su un asse verticale in quanto la conformazione rocciosa non ha consentito lo sviluppo orizzontale.

Dove Alloggiare

In Costiera Amalfitana ci sono tantissime strutture ricettive di buon livello e per tutte le esigenze. Sia nei comuni più famosi (Amalfi, Positano e Ravello) che in quelli limitrofi è possibile prenotare a prezzi accessibili in tutte le stagioni.

La costiera amalfitana non è solo un luogo, ma uno stato d’animo che ti si tatua nella memoria E’ limoni e aranceti, scogliere frastagliate e spiaggette solitarie, borghi di pescatori color pastello e case incastrate tra la roccia, monasteri medievali e terrazze.

Positano è rimasta intatta: un imbuto a strapiombo sul mare che affastella disordinatamente gli archi delle case moresche, il verde della bouganvillea, le tortuose e ripide scalinatelle in un labirinto inestricabile, il profumo di mare e infinito.

Si fanno più viaggi girando per i viottoli di Amalfi che visitando intere nazioni… 

Qui dove il mare luccica
E tira forte il vento
Su una vecchia terrazza
Davanti al Golfo di Surriento.
(Lucio Dalla)

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In spiaggia sul Ticino, piccole oasi sul fiume

In spiaggia sul Ticino, piccole oasi sul fiume. Il Parco del Ticino, attraversato dall’omonimo fiume, è una delle oasi naturali più estese e ricche di biodiversità di tutta la Lombardia. Il Parco vive in profonda simbiosi con il fiume, le cui acque costituiscono l’elemento fondamentale di tutti gli ecosistemi locali. Il territorio protetto ospita più di 20.000 ettari di boschi e brughiere, popolati da alberi e fiori spesso rari e altrove scomparsi. E, ancora, 449 specie di vertebrati senza contare che, grazie a campagne di ripopolamento e assistenza, nei boschi abita di nuovo il capriolo e nei cieli vola la cicogna bianca. Per chi non lo sapesse, la famosa valle del Fiume Azzurro, in queste giornate calde ed afose, è una vera e propria scoperta in mezzo alla natura, con piccole oasi per trascorre una giornata al fiume, lontano dal caos e dal traffico.

valle del Fiume Azzurro

Tanti sono gli ambienti immersi nel verde presenti nella zona. Tra questi, una serie di spiagge lungo le sponde del Ticino, molto frequentate dagli abitanti locali e non, per sfuggire al caldo afoso che caratterizza l’estate in Pianura Padana: veri e propri lidi immersi nella natura non troppo lontano da Milano, in cui prendere il sole e rinfrescarsi nelle acque del fiume. Tuttavia, per quanto riguarda il bagno nel fiume, è sempre bene prestare attenzione e agire con cautela, seguendo le indicazioni delle autorità locali. Trattandosi, infatti, di un corso d’acqua naturale, il Ticino presenta in alcuni punti mulinelli, forti correnti e tratti in cui l’acqua è davvero gelida.

In Spiaggia sul Ticino: ecco dove

Vi propongo un itinerario di viaggio di uno o più giorni: 8 spiagge sul Ticino per vivere e conoscere da vicino il Parco e le sue bellezze, tuffandosi nella natura e scoprendo, magari, i sentieri che lo uniscono, da Sesto Calende al Ponte della Becca.

Ponte di Vigevano

Sulle sponde vigevanesi del Ticino, nei pressi del famoso Ponte di Vigevano, nel Pavese, sorge una storica spiaggia di sassi bianchi frequentatissima dai residenti della zona. Si arriva parcheggiando l’auto (o la bici) dalla sponda vigevanese del ponte. Non l’angolo più suggestivo del Ticino, ma è sicuramente il più comodo. Tuttavia, occorre sottolineare come in tutta la zona ci sia il divieto di balneazione, per via soprattutto delle forti correnti d’acqua che caratterizzano questo tratto di fiume. Un luogo, quindi,  particolarmente adatto per un pic-nic in compagnia o semplicemente per godersi una giornata di sole.

parco del ticino

Sesto Calende

Nella zona di confine tra le sponde lombarde e quelle piemontesi del Ticino, presso la località di Lisanza, si trova la spiaggia di Sesto Calende (Varese). Una location immersa nella natura, nel punto in cui il Lago Maggiore diventa fiume Ticino. La spiaggia, a differenza di molte altre della zona, è di sabbia e presenta un lido attrezzato con lettini, ombrelloni e un chiosco bar, che offre la possibilità di un aperitivo in riva al fiume. Inoltre, proprio davanti alla spiaggia, si può godere di un incredibile panorama dell’arco alpino, con il Monte Mottarone in primo piano.

Sesto Calende spiagge

Spiaggia di Castellana

In corrispondenza del punto in cui dal Ticino si deriva il Naviglio Grande, a pochi chilometri da Lonate Pozzolo (Varese) si trova la spiaggia di Castellana. In estate il luogo è frequentato quasi tutta la settimana da diversi residenti o turisti alla ricerca di una giornata immersi nella natura. La spiaggia, infatti, è circondata da prati verdi e alberi, utili per creare zone d’ombra sotto cui ripararsi nelle ore più calde della giornata. Anche in questa zona c’è il divieto di balneazione come segnalato dai vari cartelli affissi sugli alberi.

Spiaggia della Castellana

Somma Lombardo

Dalla cittadina di Somma Lombardo, inizia una discesa che raggiunge il fiume, per poi seguirlo fino allo sbarramento di Porto della Torre, c’è la spiaggia Manera e Ferrario. Niente sabbia, solo prati all’ombra delle frasche: un piccolo paradiso a due passi dalla strada. Il pienone è assicurato anche in settimana. Molta la gente, soprattutto durante il periodo più caldo, non solo nel weekend. Chiamata dagli abitanti locali Canottieri, la spiaggia è composta da una serie di prati verdi, con zone più all’ombra e altre più esposte al sole. Un vero e proprio luogo magico naturale a due passi dal centro abitato, che accontenta sia chi vuole semplicemente prendere il sole sia chi vuole rinfrescarsi nelle acque del fiume.

Spiaggia Manera e Ferrario

Castelnovate 

E’ considerata la spiaggia segreta, fatta eccezione per i residenti dell’area Malpensa, che al contrario la conoscono molto bene. Il comune di riferimento per arrivare a Castelnovate è Vizzola Ticino, nel Varesotto, un piccolo centro con poche centinaia di abitanti, nascosto dietro l’aeroporto. Passato l’abitato di Castelnovate, si scende, percorrendo i tornanti, nel bosco, ad una bianca sassaia punteggiata di piante dalle foglie argentee che brillano al sole. Poco frequentata e si può tranquillamente fare il bagno, sempre con la prudenza che si deve alle correnti forti dei fiumi. Sorge su una piccola ansa del fiume, appena fuori da un lungo bosco folto di vegetazione: qui molte persone decidono di passare intere giornate estive, prendendo il sole o immergendosi nelle acque del fiume.

Castelnovate spiaggia segreta

Lido di Pavia

Immerso nella natura del Parco del Ticino, si trova il Lido di Pavia. Una zona attrezzata di moltissimi comfort, tra cui una piscina, un’area pic-nic, un ristorante e una spiaggia. Proprio quest’ultima presenta un accesso diretto al fiume ed è composta da una parte in sabbia e una in erba. In entrambe le zone è possibile noleggiare sdraio, lettini, tavolini ed ombrelloni, come in una qualsiasi spiaggia di mare o lago. Il luogo, inoltre, è dotato di un campo da beach volley e uno da bocce, utilizzabile da tutti gli ospiti della spiaggia.

Lido di Pavia

Spiaggia di Melissa

In località Golasecca (Sesto Calende) si trova la Spiaggia Melissa, una vera e propria oasi di pace e di divertimento. Nasce nel 2013 e offre nel periodo estivo uno spazio attrezzato con bar, spiaggia ad ingresso libero, lettini a noleggio, servizio docce e campo da beach volley. Ideale per famiglie e gruppi di amici che rimangono in città durante le vacanze. Molti i tavoli in pietra o le panchine sotto i tanti alberi del posto che regalano zone d’ombra sotto cui ripararsi nelle ore più soleggiate della giornata. È importante sapere, infine, che sulla spiaggia vige il divieto di balneazione, così come quello di portare animali, accendere fuochi o fare campeggio.

Spiaggia di Melissa

Carbonara al Ticino

Passeggiando tra i sentieri del Parco del Ticino si attraversa anche la località di Carbonara al Ticino (Pavia). Nei pressi del piccolo centro abitato si trova una spiaggia sabbiosa, che si sviluppa su un’ansa abbastanza ampia del fiume Ticino. Il luogo è conosciuto dai residenti locali anche come Spiaggia del Vigilie ed è circondato da un paesaggio completamente naturale e immerso nella tranquillità. Ci si arriva in automobile oppure, se si ha la possibilità, è molto suggestivo arrivarci in barca seguendo il corso del fiume Ticino. 

Spiaggia il Vigile Carbonara al Ticino

In battello sul Ticino

Non solo spiagge, ma anche in battello sul Ticino. Il Ticino si apre anche alla navigazione turistica: non nel weekend di Ferragosto né nel successivo. È aperto, infatti, il tratto di dodici chilometri fra Sesto Calende e Somma Lombardo. Un primo passo cui ne seguiranno altri per garantire la navigabilità dell’intero tracciato Locarno-Milano: quasi un passaggio segreto fra due mondi, quello ameno e collinare del Verbano, tutto ville e giardini, e la Pianura Padana distesa sotto un cielo senza confini. Il debutto lo scorso anno, sotto l’egida della società regionale Navigli Lombardi. Grazie alla nuova linea di navigazione si potrà discendere il tratto iniziale del “fiume azzurro” tutti i fine settimana, con quattro corse al giorno fino al 4 ottobre, al costo di 15 euro (gratis per i bambini fino a 6 anni, 12 euro per i bambini fino a 12 anni e per gli over 60). Per le prenotazioni ci si può rivolgere al call center al numero 02.33.22.73.36.

 

In battello sul Ticino

I fiumi mi hanno sempre attirata. Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. 

Ogni fiume, come un essere umano, ha una voce tutta sua. Nasce dal fondo della terra, dove ci sono il mistero e il tremore, e ha la malinconia delle cose che non tornano.

Poi, giunti al mare, i fiumi raccontano i sogni delle sorgenti…

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